mercoledì 30 marzo 2011



 TORNA LA TV DEI MIRACOLI: A SORPRESA IERI BERLUSCONI HA DECISO
CHE OGGI SARA’ A LAMPEDUSA. LO HA DECISO APPENA HA SAPUTO CHE
ARRIVANO SEI NAVI PER PORTARE VIA GLI IMMIGRATI.





Questa mattina arriveranno a Lampedusa sei navi capaci di trasportare 10 mila persone.
Serviranno per spostare dall’isola gli immigrati ammassati lì perché il governo non ha
saputo/voluto predisporre una struttura organizzativa per affrontare il problema.
La situazione è giunta a un punto drammatico. Ieri almeno 2.000 persone sono rimaste senza
cibo. Le condizioni igieniche sono disastrose. Come ha testimoniato Livia Turco, appena
tornata da Lampedusa, lì sono al lavoro due medici e due infermieri. Un disastro.
Tuttavia, appena saputo che oggi sarebbero arrivate le navi, ieri il presidente del Consiglio,
Silvio Berlusconi, ha deciso di recarsi a Lampedusa. Si realizzerà così l’ennesimo miracolo via
televisione, Silvio che tocca l’isola e, zac, le navi portano via gli immigrati. Si prevedono
dirette chilometriche. Come è avvenuto per l’udienza di lunedì al tribunale di Milano. Lunedì
Roberto Zaccaria, senatore Pd ed ex presidente Rai, ha monitorato i tempi dedicati dai
telegiornali di tutte le principali reti televisive a Berlusconi e alle opposizioni: oltre 47 minuti
contro 17 secondi.


 IMMIGRAZIONE. BOSSI E MARONI FANNO FINTA DI NON STARE AL
GOVERNO, LE SPARANO GROSSE PER COPRIRE I FALLIMENTI E NON
DICONO CHE FINE HANNO FATTO I SOLDI DELLA UE.


La soluzione? Fuori dalle balle. Parola di Umberto Bossi. Ma attenzione: non è solo una
vergogna. Il linguaggio di Bossi ieri ha rivelato anche l’imbarazzo della Lega: sono al governo
e non sanno che fare. Così la sparano grossa per coprirsi con i propri elettori. Maurizio
Migliavacca, coordinatore della segreteria del Pd: “Bossi è ministro, Maroni è ministro
dell’Interno, in vigore è la legge Bossi-Maroni: al governo ci sono loro; se sono capaci,
affrontino il problema; altrimenti vadano a casa. Il resto sono solo parole per dare fumo negli
occhi ai propri elettori sul fallimento del governo”.
David Sassoli: «C`è un Governo che sta cercando di far esplodere la bomba-immigrazione
in Italia. Dovrebbero spiegare che ne è stato dei 75 milioni di euro messi a bilancio dall`Ue
e destinati all`Italia per il 2011 per la gestione ordinaria dei flussi migratori nel nostro Paese.
Quando si chiede aiuto e solidarietà all`Europa si deve essere in grado anche di spiegare
come sono stati utilizzati quei finanziamenti».
Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ieri sera ha ricordato a Ballarò che il centrosinistra ha
gestito senza fare tutte queste moine altre crisi drammatiche.



GIUSTIZIA. MENTRE I RIFLETTORI SONO A LAMPEDUSA ALLA CAMERA LA
LEGA E IL PDL TENTANO IL BLITZ PER VOTARE ENTRO LA SETTIMANA LE
NORME CHE TAGLIANO VIA I PROCESSI DI BERLUSCONI. E PALAZZO CHIGI
IMPONE ALLO STATO DI NON DICHIARARSI PARTE CIVILE CONTRO
BERLUSCONI COME INVECE FA SEMPRE NEI PROCESSI PER EVASIONE
FISCALE.

Il Corriere della Sera: “Se ci sono i numeri in aula alla Camera, oggi il Pdl chiederà l`inversione
dell`ordine del giorno: avanti tutta con la prescrizione breve con una novità sui reati di
particolare tenuità commessi anche dai pregiudicati che accettano di risarcire la vittima - e
stop per un paio di settimane alla legge comunitaria che porta con sé la norma
sull`allargamento della responsabilità civile dei magistrati. Già oggi invece, se non ci sono
colpi di scena, il presidente Gianfranco Fini potrebbe autorizzare il voto per domani in aula sul
conflitto di attribuzione tra la Camera e i giudici di Milano che, a partire dal 6 aprile,
processeranno Berlusconi per prostituzione minorile e concussione (caso Ruby). Tutto ruota
ancora intorno alle vicende giudiziarie del presidente del Consiglio. Tant’è che la maggioranza
ha deciso di accelerare sul ddl che abbrevia i termini di prescrizione dei reati commessi dagli
incensurati: un colpo di bisturi (il termine di estinzione del reato si riduce da un quarto un sesto
della pena edittale) che manderebbe in archivio prima dell`estate anche il processo Mills in cui
è imputato il premier per corruzione”.
Ancora da Il Corriere della Sera: “Il ministero dell`Economia parte civile in udienza preliminare
per frode fiscale contro gli stilisti Dolce e Gabbana sì, contro Silvio Berlusconi no. Contro i
commercialisti del gruppo Mythos sì, contro il presidente del Consiglio no. E chi lo decide? Il
premier stesso: è stato infatti Palazzo Chigi a bloccare la costituzione in giudizio del ministero
dell’Economia quale parte civile contro l`inquilino di Palazzo Chigi nell`udienza preliminare
Mediatrade. Berlusconi, insieme al presidente Mediaset Fedele Confalonieri e a suo figlio
Pier Silvio come vice, è accusato di concorso in frode fiscale da 8 milioni di euro nel 2002-
2005, con effetti tributari sino al 2009. Parte lesa è l`Agenzia delle entrate. Su questa base
d`imputazione, il ministero dell`Economia avrebbe avuto tutto l`interesse a costituirsi parte
civile contro gli imputati. Ma lunedì in udienza preliminare mancava proprio l`Avvocatura di
Stato milanese: segno evidente che non era stata incaricata di patrocinare la costituzione di
parte civile contro Berlusconi in questa fase. Ma il "niet" è arrivato da Palazzo Chigi, non dal
Tesoro. Non si è trattato "solo" di un silenzio tattico: una esplicita indicazione a non costituirsi
è stata impartita dal «Dipartimento affari giuridici e legislativi» della presidenza del Consiglio
all`Avvocatura di Stato. Il ministero di Giulio Tremonti, infatti, aveva svolto la propria
istruttoria di rito, verificato il danno teorico, e proposto di deliberare la costituzione di parte
civile nei confronti degli imputati. La delibera è però di competenza di Palazzo Chigi, dove il
«Dipartimento affari giuridici e legislativi» della presidenza del Consiglio ha invece teorizzato
l`opportunità di rimandare la questione eventualmente al dibattimento in Tribunale, fase in cui è
ancora possibile costituirsi parte civile…….La scelta, oltre a profilare un conflitto di interessi
tra l`imputato Berlusconi e il premier Berlusconi, contrasta con la prassi quotidiana che nei
processi per frode fiscale vede l`Avvocatura dello Stato autorizzata da Palazzo Chigi a
costituirsi parte civile per il Tesoro sin dall`udienza preliminare, anche allo scopo di essere
presente e poter trattare cospicui risarcimenti nel caso in cui i contribuenti scelgano di
patteggiare.


4. 
RIMPASTO E NOMINE NELLE AZIENDE A PARTECIPAZIONE STATALE: LEGA,
RESPONSABILI E PDL SGOMITANO PER LA GRANDE ABBUFFATA.

Il Sole 24 ore: “«Non c`è alcuna fretta, non ci interessano le poltrone - garantisce il
capogruppo dei Responsabili Luciano Sardelli - servono ancora un paio di settimane
per il nostro ingresso che avverrà dopo la presentazione del nostro programma».
In questo modo ci si arriva ad aprile e quindi al rinnovo anche di diversi Cda di società
pubbliche, che potrebbero diventare un altro strumento per soddisfare gli appetiti crescenti
nella maggioranza”.
Il Riformista: “Conto alla rovescia per il rinnovo delle cariche delle società a partecipazione
pubblica. Il ministro dell`Economia Giulio Tremonti dovrà ufficializzare le liste dei candidati
entro il 4 aprile per Eni, Enel e Finmeccanica, mentre per Terna c`è tempo fino al
16 aprile; per Poste invece vi sarebbe ancora più tempo. L`argomento è già stato toccato
ad Arcore lunedì sera - e lo sarà anche nei prossimi giorni con appuntamenti serrati - con il
premier a mediare tra Gianni Letta e Giulio Tremonti”.


 NUCLEARE, IN GIAPPONE E’ PEGGIO DEL PREVISTO.

La Repubblica: “La fuoriuscita di plutonio dalla centrale di Fukushima ha costretto ieri il primo
ministro Naoto Kan a dichiarare lo «stato di massima allerta» e rafforzato l`opinione
degli esperti che considerano l`incidente nucleare giapponese ben più grave della catastrofe
accaduta a Cernobyl. I livelli di plutonio sono ancora bassi, ha cercato di minimizzare
il governo di Tokyo, ma mettono a rischio i tecnici impegnati alla messa in sicurezza
dell`impianto e potrebbero presto minacciare la salute collettiva del Paese….Quello scoperto a
Fukushima potrebbe essere uscito dalle barre di combustibile esausto per i danni al reattore
numero 3, oppure aver trovato una via di fuga dagli impianti di areazione o da qualche valvola.
Se domenica erano state rinvenute tracce di plutonio in cinque punti del suolo sottostante alla
centrale, ieri una sua contaminazione è stata registrata anche all`esterno
dell`impianto. La Tepco, società che gestisce Fukushima, ha dichiarato che la scoperta di questo
elemento potrebbe segnalare una falla nel meccanismo di contenimento del reattore. Un dato,
questo, che aumenta considerevolmente il rischio di danni ambientali e che dovrebbe portare a
un innalzamento del livello di gravità dell`incidente”.



SCUOLA. DOPO LE SCONFITTE IN TRIBUNALE IL GOVERNO PENSA DI FARE
QUELLO CHE IL PD, I SINDACATI E LA RAGIONE SUGGERIVANO DA MESI:
ASSUMERE I PRECARI PER COPRIRE I POSTI STRUTTURALMENTE SCOPERTI.
MA NON TUTTI INSIEME….PER NON PERDERE LA FACCIA.


La Repubblica: “I conti sono stati rifatti un`altra volta…Sarebbero 65 mila… gli
insegnanti precari con almeno tre contratti annuali di fila. E che quindi potrebbero presentare un
ricorso simile a quello vinto a Genova da 15 docenti che, in primo grado, si sono visti
riconoscere un risarcimento di 30 mila euro a testa. Il costo totale dei risarcimenti, dunque,
sarebbe di 2,5/3 miliardi di euro al massimo. Comunque una batosta ma meno pesante di quella
cifra (6 miliardi) che aveva fatto preoccupare Giulio Tremonti per la tenuta dei conti pubblici.
Della questione si sarebbe parlato anche nel corso del vertice di ieri sera dedicato all`emergenza
Lampedusa. I nuovi calcoli fanno aumentare le quotazioni della soluzione che già lunedì i
tecnici suggerivano e che sindacati ed opposizione prospettano da tempo: l`assunzione per gradi
dei precari coprendo quelle cattedre che ogni anno vengono assegnate stabilmente proprio con
contratti a termine. Posti che non rimangono scoperti all`improvviso per una malattia lunga o
una maternità ma che sono vuoti fin dall`estate…I posti disponibili seguendo questa strada sono
circa 5o mila e quindi sarebbe possibile coprire quasi l`intera platea dei ricorrenti. …. Ma oltre
al problema economico c`è il problema politico. Non viene nemmeno presa in considerazione
l`ipotesi di un`assunzione in blocco, anche per l`effetto mediatico che avrebbe dopo tre anni
di tagli agli organici. L`ipotesi allo studio prevede l`immissione in ruolo di questi 65
mila precari in quattro tappe, cinque al massimo, chiudendo il percorso nel 2015. Non
siamo ancora alla decisione finale, però. Quella di Genova è solo la sentenza di primo grado e,
scontato l`appello da parte del ministero, ci vorrà ancora tempo prima di del verdetto definitivo.
Per questo non è ancora esclusa un`ipotesi alternativa..”.


 IL CARO PETROLIO PRESENTA IL CONTO: RINCARI PER GAS E LUCE.

Dal primo aprile le tariffe dell`energia elettrica aumenteranno del 3,9% e quelle del gas del 2%.
L`Authority dell’energia ha spiegato che i prezzi di riferimento del gas sono stati
aggiornati sulla base di indicatori legati alle quotazioni medie sui mercati internazionali di
petrolio, oli combustibili e gasolio nei nove mesi precedenti, fatto salvo l`ultimo mese
(giugno 2010-febbraio 2011).

 RAI. L’AUTORITA’ CHIARISCE LE REGOLE. MA LA DESTRA VUOLE FERMARE
I TALK SHOW PER LE ELEZIONI, PERCHE’ NON LI CONTROLLA.

La Stampa: “Regole alla mano, l`Autorità garante nelle comunicazioni sancisce la definitiva
«distinzione tra i programmi d`informazione e comunicazione politica». Come dire: le «regole
delle tribune politiche non valgono per ì talk show». Perciò, sostiene l`Autorità presieduta da
Corrado Calabrò, «è illegittimo applicare la disciplina della par condicio ai talk show». La
«risoluzione» dell`Agcom, se da un lato chiarisce i termini della querelle nella Commissione di
Vigilanza Rai, di fatto però non sblocca il braccio di ferro politico nella bicamerale presieduta
da Sergio Zavoli. Da una parte il Pdl, deciso ad andare avanti sugli emendamenti anti-talk show
(«Porta a Porta», «Annozero», «Ballarò» e altri) in vista della prossima campagna elettorale del
15-16 maggio; dall`altra Pd-Udc-Idv che, invece, chiedono al presidente Zavoli di non
accogliere le richieste targate Pdl-Lega”.


. LE AGENZIE DI RATING AMERICANE METTONO SOTTO PRESSIONE
L’EUROPA DEI DEBITI, MA FANNO FINTA DI NON VEDERE I DEFICIT DI GRAN
BRETAGNA E USA.


La Stampa: “I bond di Portogallo e Grecia sempre più sotto attacco delle Big Three del rating
americane. Ieri Standard&Poor`s (S&P) ha colpito con due uppercut nella stessa giornata,
declassando da BBB a BBB- i titoli di stato lusitani, da BB a BB- quelli ellenici, quasi al
livello «spazzatura». E il downgrade di Lisbona è il quarto in una sola settimana.
S&P, che aveva l`altro ieri aveva declassato il merito di credito di 5 banche portoghesi
(Ficht e Moody`s avevano già infierito la settimana scorsa sui bond), ha poi messo in
outlook negativo entrambi i Paesi, vaticinando quindi un ulteriore ribasso. … «Il downgrade
riflette la nostra opinione che le conclusioni del Consiglio Europeo del 24 e 35 scorsi
possano essere una condizione per l`accesso ai fondi del Meccanismo di stabilità
europeo», chiosa S&P. Sarà un caso, ma le Big Three continuano a concedere la tripla A
all`Inghilterra (11, 4 % di deficit sul Pil nel 2010) ed agli Usa (11% di deficit sul Pil ), quando
quello lusitano 2010 era del 7,3%. Con l`ultimo bollettino di guerra, i rendimenti dei titoli di
Stato sono volati alle stelle. Peri titoli a due anni di Atene il balzo di 35 punti base li ha
portati al 15,29%. Viceversa in Portogallo i bond a 5 anni sono schizzati all`8,991… E il
Portogallo, nei prossimi 2 mesi, deve mettere sul mercato 9 miliardi di bond”.

domenica 6 marzo 2011

8 MARZO 2011 - Sorelle d'Italia, i Circoli del Pd di Monsummano Terme ricordano le Donne che fecero l'Italia.

Queste sono solo alcune delle Grandi Donne che hanno fatto l’Italia, solo alcune delle Donne che hanno costruito e reso grande questo Paese. Chiediamo scusa alle altre, che non siamo riuscite ad inserire. Le potrete trovare però, ogni volta che le cercherete, nei libri di Storia, sulle pagine del Web, a volte anche nei film, nei romanzi, nelle fictions, pronte, una volta di più a raccontarvi la loro e la nostra Storia, a dirvi perché hanno deciso di rinunciare e perdere tanto per creare una Nazione.
Speriamo che le conoscerete meglio e per tutto quello che sono: donne a tutto tondo, intelligenti, colte, piene di forza e di coraggio. Madri, mogli, figlie, sorelle, amanti… si, ma soprattutto DONNE. Donne esempio per ciò che le donne dovrebbe essere anche oggi.







Donne, il libro nero dei tagli del governo e le proposte Pd

L'8 marzo manifestazione a Roma e consegna delle firme raccolte dal Pd per chiedere le dimissioni del premier. 

E per ricordare che  le politiche legislative e le strategie del Governo Berlusconi si sono rivelate estremamente penalizzanti per le donne in questi anni. E’ stato demolito quanto di positivo si era costruito in favore della partecipazione delle donne al mercato del lavoro, del rispetto dei diritti della donna e del suo corpo, del welfare. I dati parlano chiaro: azzeramento dei finanziamenti per gli asili nido, meno fondi per le politiche della famiglia, meno aiuti per giovani e anziani, erosione dei finanziamenti per le Pari Opportunità, nessun finanziamento ai centri antiviolenza.

 A questo link trovate le PROPOSTE DEL PD PER LE DONNE


http://beta.partitodemocratico.it/doc/204287/le-nostre-proposte-per-le-donne.htm


 

Passa il finto federalismo municipale della Lega: le Regioni dicono NO

 Passa la fiducia sul federalismo. Bersani: "Lega reggi moccolo al servizio dell'imperatore" 

Il segretario del PD interviene alla Camera attaccando il rapporto tra Bossi e Berlusconi: "Se la Lega vuole reggere il moccolo all'imperatore non trovi scuse. Siamo interessati a fare il federalismo fiscale, ma se lo si fa per bene. Se si fa un pasticcio, noi votiamo contro".

Eccovi il video dell'intervento di Bersani sul voto di fiducia (Il 44° voto di fiducia richiesto da questo governo che non ha più una maggioranza politica) alla Camera.

 A questo link trovate l'intero testo dell'intervento

http://beta.partitodemocratico.it/doc/204241/federalismo-municipale-lintervento-di-bersani-alla-camera.htm